Dove si trova
Situato nel comune di Scarperia e San Piero, si raggiunge facilmente da Firenze, da cui dista 35 km., percorrendo la via Bolognese fino a S.Piero a Sieve, poi proseguendo per Scarperia. Dal casello dell’A1 di Barberino ci sono 16 km di ottima strada provinciale che dopo aver attraversato il paese di Gagliano offre dei bellissimi scorci panoramici sulla valle.
Aspetto urbanistico
In posizione aperta ai piedi dell’Appennino, il centro storico di S.Agata ha le caratteristiche di un nucleo urbano accentrato, mentre il recente sviluppo edilizio si è concentrato a sud verso Scarperia.
Il caseggiato antico è disposto a schiera lungo le due vie principali che partendo dalla piazza di ingresso al paese si diramano a Y: via di Montaccianico verso nord e via della Pieve verso ovest che conducevano rispettivamente ai Passi della Vecchia e dell’Osteria Bruciata.
Le principali emergenze architettoniche sono:
il complesso della Pieve romanica, con l’adiacente monumentale canonica, che conserva belle sale quattrocentesche e altri ambienti con decorazioni settecentesche, e con un chiostro impreziosito da un pozzo rinascimentale. Accanto, i locali del Centro di Documentazione Archeologica e il cinquecentesco oratorio di S.Jacopo che ora accoglie la Raccolta di Arte Sacra.
Il palazzo Mengoni Romei al centro del paese, già di proprietà dei Baroni Ricasoli dal 1833 al 1872 e prima ancora, a partire almeno dal 1600, dei Marchesi Salviati, cui si deve l’attuale sistemazione architettonica settecentesca.
Notevole anche il Ponte romanico a una luce che attraversa il torrente Cornocchio in fondo a via della Pieve. Da notare, subito oltrepassato il ponte, il grande edificio sulla destra denominato “l’ospedale” perché almeno fino dalla seconda metà del 1200 era sede dell’Ospedale della Pieve, che aveva il compito di accogliere e assistere pellegrini e viandanti che attraversavano l’Appennino dal Passo dell’Osteria Bruciata e dal Passo della Vecchia . Da questi valichi infatti transitava la principale via di collegamento tra Firenze e Bologna nei secoli XII° e XIII°.
La storia (1)
Le origini di S.Agata non hanno una data e neppure un periodo preciso cui assegnarle, come tante altre località di origini antichissime. Probabilmente le prime frequentazioni risalgono al periodo preistorico, viste le numerose testimonianze archeologiche rinvenute nei dintorni.
Certamente le origini del paese sono legate alla sua particolare posizione topografica, allo sbocco della viabilità naturale che attraversa l’Appennino sulla direttrice tra la valle dell’Arno e la Padania.
Le prime tracce sicure comunque risalgono al periodo etrusco come alcune stele risalenti al VI-V secolo a.C. che testimoniano
un’organizzazione sociale dominata da un ceto aristocratico di proprietari e costituita in gran parte da una popolazione di semischiavi.
Anche il periodo romano ha restituito molte testimonianze, sia di insediamenti rurali, sia di attività manifatturiere come le cinque fornaci per laterizi e vasellame rinvenute in zona.
Tutti i reperti sono visibili nella esposizione museale.1)
Ma è al V secolo che risale la primitiva chiesa del paese, segno di una comunità ormai aggregata in villaggio vero e proprio.
Intorno ai secoli XI-XII, si registra un incremento demografico e una ripresa delle attività economiche talmente significative da richiedere la costruzione di una chiesa molto più grande e architettonicamente più importante della precedete, quale appunto l’attuale Pieve che nella seconda metà del 1100 risulta già terminata.
In questo momento S.Agata è ormai un nucleo urbano già strutturato, addensato attorno alla chiesa e lungo le vie che l’attraversano.
A controllo della viabilità diretta a Bologna, dopo il Mille sorgono due castelli a breve distanza dal paese, verso nord:
– il castello di Ascianello risalente al X secolo e distrutto nel 1260 dai Ghibellini in seguito alla vittoria di Montaperti sui Guelfi;
– il castello di Montaccianico, poderosa fortificazione degli Ubaldini,con doppia cinta muraria, distrutto definitivamente nel 1306 dalla Repubblica di Firenze dopo un lunghissimo assedio.
Con la fondazione di Scarperia in seguito all’abbattimento di Montaccianico e l’apertura della nuova transappenninica attraverso il Passo del Giogo, S.Agata perde la sua importanza strategica di luogo di transito e rimane per secoli un piccolo villaggio rurale sovrastato e protetto dalla sua monumentale Pieve.
L’attuale centro storico, con qualche aggiunta e con i rifacimenti seguiti ai frequenti terremoti (particolarmente catastrofico quello del 1542 che fece crollare il campanile sulla chiesa e distrusse molte abitazioni) è sostanzialmente quello formatosi nel medioevo.
Per questo motivo il paese conserva ancora il fascino e le suggestioni
di epoche lontane, con i vicoli, le piazzette e le vie tortuose che si snodano
attorno alla Pieve.
(1) Per una rassegna di tutti i ritrovamenti archeologici relativi al Mugello in epoca antica, si veda PREISTORIA E STORIA ANTICA. Un viaggio attraverso le testimonianze archeologiche del Mugello, Alto Mugello e Val di Sieve. Gruppo Archeologico Scarperia, 2000. Disponibile presso il museo di S.Agata.